Si chiamano “Mission related investments” e identificano una nuova modalità di intervento delle Fondazioni di origine bancaria nella gestione dei loro patrimoni. Si tratta di investimenti che consentono, insieme alla generazione di un’adeguata redditività, anche di perseguire gli obiettivi di missione degli enti quali sviluppo e innalzamento della qualità della vita dei loro territori. Un esempio emblematico di questo tipo di interventi è quello appena inaugurato a La Spezia, dove il 6 giugno la Fondazione Carispezia ha consegnato alla comunità il complesso immobiliare che ospita il nuovo “Polo Riabilitativo del Levante Ligure”. Tale intervento costituisce il risultato di uno dei principali investimenti patrimoniali della Fondazione in un settore strategico come quello dei servizi socio-sanitari. Come ha ricordato lo stesso presidente della Fondazione Matteo Melley durante la cerimonia di inaugurazione, la Fondazione Carispe – zia, accanto all’abituale ruolo di erogatore filantropico, sta assumendo sempre più quello di investitore sociale. Un investitore “paziente e morigerato” – la palazzina sarà data in locazione a un canone contenuto – che risponda alla nuove esigenze sociali del territorio e faccia interventi con ricadute economiche e sociali per la comunità. La creazione del Polo Riabilitativo ha richiesto un investimento complessivo di circa 15 milioni di euro, interamente finanziati dalla Fondazione, e alla sua costruzione hanno contribuito 10 imprese del territorio con oltre 60 persone occupate. La realizzazione del nuovo complesso immobiliare costituisce un importante tassello del piano di riorganizzazione del sistema sanitario provinciale avviato dall’Asl n. 5 Spezzino. Esso prevede il trasferimento nel nuovo Polo delle attività riabilitative attualmente svolte nell’Ospedale San Bartolomeo di Sarzana, che ospiterà i reparti del vecchio Ospedale Felettino a La Spezia, ormai destinato alla demolizione e in via di sostituzione con un nuovo nosocomio. L’immobile è collocato in una posizione strategica, a poca distanza sia dalla zona dove è prevista la costruzione del nuovo Ospedale spezzino sia dall’attuale Ospedale Sant’Andrea; è inoltre facilmente accessibile dalle principali strade urbane ed extraurbane. Questi aspetti evidenziano il ruolo strettamente complementare del Polo Riabilitativo del Levante Ligure rispetto alle strutture ospedaliere già esistenti. L’edificio, la cui costruzione è stata concepita con moderni criteri architettonici ed elevati standard energetici, è composto complessivamente da sei piani distribuiti su poco più di 4.700 metri quadrati e sarà in grado di ospitare 103 posti letto. Al l’ultimo livello sono state realizzate anche 9 camere singole con servizi privati, destinate a hospice per malati terminali. Le stanze, che offrono la possibilità di accogliere una seconda persona, si affacciano su una terrazza con ampie fioriere che separano le camere preservandone la riservatezza. Il piano terra, destinato all’accettazione e agli ambulatori, accoglie anche due palestre con relativi spogliatoi e servizi, nonché vari box per trattamenti medici e fisioterapici; mentre il reparto di terapia intensiva è collocato al primo piano dell’edificio. Tutti gli spazi sono stati pensati, comunque, per creare un ambiente confortevole il più accogliente possibile.