Fra i numerosi interventi dell’En te Cassa di Risparmio di Firenze per la valorizzazione ambientale e paesaggistica della città c’è senz’altro il Giardino Bardini, gestito, insieme all’omonima villa, dalla Fondazione Bardini Peyron che fa capo all’Ente Cassa. Si tratta di quattro ettari di verde che si affacciano sulla città, esempio unico nel territorio per le collezioni di piante, create durante il restauro eseguito tra il 2000 e il 2007, e per le oltre 100 statue e gruppi scultorei, realizzati dal Seicento in poi, insieme a 13 fontane, di cui 6 collocate lungo il muro che divide la scalinata dal bosco all’inglese. Questo è attraversato da un lungo canale dove vegetano piante d’acqua, anch’esso un unicum a Firenze! Camelie, viburni, azalee, glicini, iris, rose, ortensie si alternano nello sbocciare in tutto il Giardino e il “calendario delle fioriture” esposto all’ingresso, su via dei Bardi, offre al visitatore la possibilità di sapere quali si possono ammirare nelle varie stagioni. Inoltre si ha la possibilità di passare dal Giardino Bardini a quello di Boboli, attraverso i sette chilometri della “Florence green way”, visitando con un solo biglietto le due splendide aree verdi che rappresentano sette secoli di storia fiorentina. Il Giardino Bardini da poco è entrato in un network esclusivo del settore, l’European Garden Heritage Network (EGHN), che riunisce i 150 più importanti giardini europei, con l’obbiettivo di farli conoscere al grande pubblico, realizzare itinerari specifici nelle varie nazioni o regioni, promuovere in senso lato la conoscenza dei giardini europei. Le aree verdi che appartengono al network devono essere aperte al pubblico, visitabili e in buono stato di manutenzione, oltre che dotate di strutture e servizi che li rendano fruibili nel modo più adeguato. L’entrata nel network non è l’unico riconoscimento in campo ambientale per l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze: ha di recente ricevuto la Medaglia del Capo dello Stato per la quarta edizione del premio internazionale “Il Monito del Giardino”, che ha per tema “Acqua al futuro” e che si terrà nel capoluogo toscano il 5 giugno, Giornata mondiale dell’acqua. L’iniziativa, che ha il patrocinio dell’International Hydrological Programme dell’Unesco, della Regione Toscana, dell’Università degli Studi di Firenze e dell’Accademia dei Georgofili, intende mantenere viva la riflessione sull’armonia complessiva del “giardino degli uomini” che è la Terra.