Nato negli anni Ottanta in Bangladesh per opera del premio nobel Muhammad Yunus, oggi il microcredito non è più solo uno straordinario strumento di crescita economica per i paesi in via di sviluppo, ma si sta rivelando una formula efficace anche per la società occidentale. Sempre più spesso, infatti, individui e piccole imprese rischiano di trovarsi in contingenze estremamente negative a causa di problemi potenzialmente transitori, che tuttavia non riescono a fronteggiare con l’aiuto del credito tradizionale se sono considerati soggetti non “bancabili”. Anche su questo fronte intervengono le Fondazioni di origine bancaria: ovviamente non erogando il credito, ma dando vita a iniziative in cui esse fungono da garanti. Queste coinvolgono innanzitutto alcuni enti intermedi (come Caritas diocesane, cooperative, associazioni, centri di ascolto), ai quali viene affidato prevalentemente un ruolo di antenne e di tutoraggio. Ci sono poi le banche, che erogano i finanziamenti, e le Fondazioni, che intervengono prevalentemente tramite fondi di garanzia, ma anche per disegnare e favorire l’avvio dei servizi ancillari di tutoraggio e di assistenza svolti dagli enti intermedi.