In alcune province del nostro Paese curarsi può ancora voler dire dover affrontare lunghi viaggi verso i centri maggiori, dove sono attivi ospedali con attrezzature all’avanguardia e personale medico specializzato. Non dissimile era la situazione del territorio di Rieti, dove oggi, invece, grazie all’intervento della Fondazione Varrone la situazione sta cominciando a migliorare. La Fondazione ha infatti avviato un percorso partecipato con l’Azienda sanitaria locale che mira a migliorare e salvaguardare la salute dei cittadini, rifornendo gli ospedali locali della strumentazione necessaria. Una pietra miliare di questo percorso è stata la nascita nel 2006 del Centro di Emodinamica per la cardiologia interventistica e invasiva, che ha messo a disposizione del territorio per la prima volta anche i servizi di coronarografia e di angioplastica. Si tratta di una struttura indispensabile per la diagnosi e il trattamento della cardiopatie ischemiche, ovvero di un’apparecchiatura che è in grado di salvare vite umane. Altro risultato importante è stato l’inaugurazione del Reparto di Cardiologia, per il quale la Fondazione ha sostenuto i costi per la messa a punto dei locali e per l’acquisto delle attrezzature, tra cui un’apparecchiatura ultrasonografica endovascolare e un sistema di telemetria completo. Nel campo dell’innovazione tecnologica un altro traguardo, per la locale Asl, reso possibile dalla Fondazione Varrone è stato l’acquisto di un nuovo Simulatore Tac per il Reparto di Radioterapia: si tratta di una nuovissima apparecchiatura per simulazioni virtuali, che consente di localizzare con più precisione e trattare con maggiore efficacia il tumore che deve essere sottoposto a trattamento radioterapico. La tecnologia laser di nuovissima generazione, chiamata Pictor, è in funzione solo in 20 ospedali al mondo; quello di Rieti è l’unico in Italia. Ma non ci sono solo macchinari. La Fondazione Varrone ha donato ambulanze e altri mezzi di pronto soccorso e bandisce ogni anno borse di studio per la formazione e l’aggiornamento del personale medico e paramedico. Ci sono infine iniziative volte a migliorare la qualità della vita dei malati: dal programma “Montagna-terapia”, sviluppato con il Centro di Igiene mentale, a “Musica in ospedale”, per allietare la permanenza dei pazienti all’interno del nosocomio.