Mediamente in Italia solo il 6,2% dei bambini in età 0-3 anni può accedere all’asilo nido pubblico. La percentuale sale al 15,7% in Emilia Romagna e crolla all’1% scarso in Calabria e Campania. Il dato fornito da Cittadinanzattiva conferma in maniera lampante quanto l’Italia sia lontana dall’obiettivo comunitario che fissa al 33% la copertura del servizio (e siamo lontanissimi da paesi come Danimarca, Svezia e Islanda dove il tasso supera addirittura il 50%!). Il tema dei servizi per la prima infanzia è uno dei pilastri del nostro welfare perché la sua carenza è uno dei motivi principali di abbandono del mondo del lavoro da parte delle donne-madri. Grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno è partito nelle Marche un innovativo progetto a favore delle famiglie, e in particolare delle mamme, che prevede l’attivazione di quindici asili familiari sul modello dei “tagesmutter”. Si tratta di una rete di nidi domiciliari che consentirà ad almeno sessanta famiglie di affidare i propri figli a personale educativo appositamente formato e in grado di fornire educazione e cura presso il proprio domicilio o altro ambiente adeguato. I nidi familiari sono un servizio da tempo diffuso nei paesi del Nord Europa che aiuta i genitori a prendersi cura dei loro bambini con costi pensati per i budget delle famiglie di oggi. Le Tagesmutter (termine tedesco che significa mamme di giorno) sono mamme adeguatamente formate per seguire bambini da 3 mesi a 12 anni all’interno della propria abitazione, per un massimo di 5 bambini contemporaneamente. La Tagesmutter lavora con il supporto continuo di una coordinatrice territoriale, una coordinatrice pedagogica e una psicologa, per un continuo monitoraggio del servizio, assicurando cura e benessere psicofisico dei bambini. Il progetto marchigiano è realizzato, grazie al sostegno delle Fondazione Carisap, dalla cooperativa sociale AmaAquilone.