Il 31 marzo scadono i termini del bando Ricerca Scientifica della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Come negli anni passati, la Fondazione intende finanziare progetti in ambito biomedico che abbiano ricadute dirette sulla salute dell’uomo. La novità è che a partire da quest’anno le richieste dovranno attenere a una delle seguenti sei macroaree tematiche: malattie oncologiche, malattie croniche degenerative, malattie infettive, innovazione tecnologica (area nell’ambito della quale può essere presentata la richiesta di acquisto di apparecchiature di ultima generazione da utilizzare in condivisione tra più strutture), diagnostica innovativa, salute della donna e del bambino. Nella selezione dei progetti saranno privilegiati due criteri: il valore scientifico (il giudizio sarà espresso mediante una procedura di referaggio da parte di esperti esterni) e la tipologia della rete di ricerca, per la quale sono preferibili partnership e aggregazioni multidisciplinari. Nel contempo, continuerà a essere data sempre più attenzione alla portata della ricerca, rilevabile anche dall’importo e dalla presenza di cofinanziamenti. A parità di merito, sarà privilegiato il responsabile del gruppo di ricerca che non abbia ricevuto contributi dalla Fondazione nell’anno precedente. La cifra complessiva messa a disposizione ammonta a 690mila euro. Il settore Ricerca Scientifica è uno dei principali campi di intervento della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (insieme a Cultura, Sociale e Sviluppo Locale). Da molti anni la Fondazione svolge un ruolo rilevante nella promozione e nello sviluppo delle conoscenze biomediche attraverso il sostegno di importanti progetti di ricerca, selezionati tramite linee guida accettate a livello nazionale e condotti da ricercatori di eccellenza, che operino a Bologna e a Ravenna. Nono stante negli ultimi anni le risorse economiche disponibili per le erogazioni siano minori rispetto al passato, i vertici della Fondazione sono convinti che investire nella ricerca scientifica sia sempre più necessario, per dare impulso a conoscenze capaci di avere ricadute positive sulla salute e per sostenere giovani talenti attraverso borse di studio e assegni di ricerca in grado di creare nuove opportunità di lavoro. Le risorse messe a disposizione dalla Fondazione nel campo della biomedicina in questi anni hanno permesso la realizzazione di una molteplicità di progetti accomunati dal fatto che hanno favorito lo sviluppo di immediate ricadute positive sulla salute dell’uomo. I progetti hanno sviluppato nuovi sistemi di verifica della presenza di droghe nel sangue in caso di incidente stradale, riabilitato trapiantati di cuore a domicilio con una cyclette speciale, favorito la scoperta di una relazione tra anomalie gastrointestinali e Morbo di Parkinson. I progetti finanziati dalla Fondazione hanno anche consentito di studiare la genetica di una popolazione di alto interesse antropologico e scoprire così nuovi elementi sui meccanismi di risposta ai farmaci, individuare un metodo per curare un tumore infantile riducendo i conseguenti problemi di crescita dei piccoli pazienti, curare con meno sedute di radioterapia il tumore alla prostata grazie all’utilizzo di attrezzature all’avanguardia, diagnosticare e curare piccole neoplasie polmonari allo stadio iniziale, rendere ulteriormente precisa ed efficace la microchirurgia delle corde vocali e dell’orecchio.