Dalla prossima primavera i quattro ettari del parco monumentale di Villa Bardini diventeranno uno straordinario laboratorio di educazione ambientale per gli alunni delle scuole fiorentine. “Gli alberi raccontano” è un progetto molto particolare, promosso dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini Peyron dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. L’iniziativa, ideata e coordinata dalla giornalista Mara Amorevoli, è rivolta agli alunni delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, che, con la guida di esperti in scienze forestali dell’Università di Firenze, potranno immergersi nella natura a diretto contatto con i “patriarchi” verdi del parco: piante secolari come cipressi, querce, pini, olivi. Saranno esplorazioni botaniche nelle quali i ragazzi potranno osservare, toccare, annusare cortecce, legni, fronde, foglie, fiori e frutti. Ciascun incontro (il progetto al momento ne prevede tre, dedicati al cipresso, all’olivo e alla quercia), della durata di due ore, è preceduto da lezioni preparatorie sulla letteratura arborea, sui miti e sulle leggende intorno agli alberi; saranno tenute in classe, in orario scolastico, con materiale fornito dai curatori del progetto. Seguiranno le visite-laboratorio nel parco. Lo scopo è far scoprire ai giovani allievi i segreti della pianta presa in esame, osservando dal vivo e da vicino cortecce, foglie e frutti. Un lavoro ludico che si rivela utilissimo per memorizzare la conoscenza degli alberi, a cui si accompagna, di volta in volta, una sessione sulle forme delle foglie (con stampi in gesso) o una caccia al tesoro a premi destinati a chi, esaminando le foglie, indovini il maggior numero di nomi scientifici. Appartenente alla ricchissima famiglia dei Mozzi, la proprietà costituita da palazzo, giardino e villa, è stata acquistata all’inizio del Novecento dall’antiquario e collezionista Stefano Bardini. In anni recenti i quattro ettari di parco, con bosco, giardino e orto-frutteto, sono stati restaurati secondo il gusto e l’estro artistico del proprietario, recuperando decorazioni, pergolati, belvedere, fontane, elementi esotici di arredo e collezioni di piante. Nel 2000 la gestione del complesso è passata alla Fondazione Parchi Monumentali Bardini Peyron dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.