Se essere “produttori abituali”, oltre che fruitori attenti di arte, di musica e di cultura è identitario del patrimonio genetico di una collettività e se questo è sufficiente a connotare il suo territorio come qualcosa di simile a un distretto culturale, allora la Fondazione Carisbo ha colto in Bologna queste specifiche valenze e ha inteso valorizzarle con il progetto “Genus Bononiae. Musei della Città”. Esso si propone di far conoscere, alimentare e crescere il genus, la stirpe, la storia, la vita, le arti dei bolognesi di ieri e di oggi, mettendo a disposizione un enorme spazio dove possa rivelarsi: un “museo diffuso”, articolato in otto poli dentro la città, restaurati e recuperati all’uso dei cittadini e alla visita dei turisti. Si tratta di San Colombano, con la collezione degli strumenti musicali antichi del Maestro Tagliavini; Santa Cristina, sede di concerti; Santa Maria della Vita, ove è collocato il Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca; Palazzo Pepoli, museo innovativo dedicato alla storia della città; Palazzo Fava, affrescato dai Carracci e destinato a eventi ed esposizioni; Casa Saraceni, sede della Fondazione; San Michele in Bosco, belvedere affacciato su Bologna, ricco di opere d’arte; la Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, con un ricco patrimonio librario che parte dal 1500.