Il 5 dicembre di ogni anno viene celebrata la Giornata Internazionale del Volontariato, indetta nel 1985 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per ricordare il quotidiano impegno dei volontari di tutto il mondo. Le Fondazioni di origine bancaria sono in Italia fra i principali sostenitori di questa realtà, con un intervento che si sviluppa su due binari. Quello della normale attività erogativa nei vari settori di intervento consentiti dalla legge, che vede spesso come destinatarie delle risorse proprio le singole organizzazioni del volontariato che operano nel campo dell’assistenza domiciliare e sanitaria, del recupero di soggetti a rischio di esclusione sociale, della formazione giovanile, della cura degli anziani, ma anche della salvaguardia ambientale e della valorizzazione dei beni di interesse storico e paesaggistico. E quello del sostegno dato al mondo del volontariato nel suo insieme con le risorse assegnate, attraverso i Co.Ge., ai Centri di Servizio per il Volontariato, i cosiddetti Csv. Nati con la legge 266/91 “Legge quadro sul volontariato”, il cui art. 15 prevede che, per il tramite degli enti locali e con il finanziamento delle Fondazioni di origine bancaria, nel nostro Paese operino Centri di Servizio a disposizione delle organizzazioni di volontariato, essi hanno il compito di approntare strumenti e iniziative per la crescita della cultura della solidarietà e di dare consulenza e assistenza qualificata al volontariato. Le risorse che i Csv ricevono dalle Fondazioni rischiano, però, di risentire significativamente degli andamenti più o meno prosperi degli utili generati dall’investimento dei patrimoni delle Fondazioni. Così fin dal 2010 si è cercato di dare continuità a questi flussi di risorse con un accordo fra Acri, in rappresentanza delle Fondazioni, e Forum Nazionale del Terzo Settore, Consulta Nazionale del Volontariato presso il Forum, ConVol–Conferenza Permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato, Consulta Nazionale dei Comitati di Gestione (Co.Ge.) e Csvnet-Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato. Oggi, in uno scenario economico e finanziario particolarmente sfavorevole, quest’accordo è stato rinnovato e le Fondazioni di origine bancaria si sono nuovamente impegnate a garantire a questi organismi del volontariato un sostegno economico significativo fino al 2016. Per le attività dei Csv e per il funzionamento dei Co.Ge., ogni anno ci saranno 35 milioni di euro dalle Fondazioni e 2 milioni dalla Fon dazione con il Sud, destinati ai Csv che operano nelle regioni meridionali. L’intesa prevede inoltre 12 milioni per la progettazione sociale delle organizzazioni di volontariato, erogati direttamente dalle Fondazioni, ma condividendo la scelta degli interventi da finanziare con gli altri soggetti che partecipano al tavolo, mentre la Fondazione con il Sud continuerà a ricevere dalle Fondazioni bancarie 20 milioni all’anno. Le reti di volontariato firmatarie, infine, ogni anno riceveranno 500mila euro. Come già espresso nel precedente accordo, i Csv e i Co.Ge. utilizzeranno un modello unificato per la rendicontazione dell’utilizzo dei fondi, al fine di dare trasparenza e comparabilità alle attività che saranno sviluppate a beneficio del volontariato su tutto il territorio nazionale. Inoltre sono previsti incontri trimestrali tra i firmatari dell’intesa, al fine di una crescente condivisione degli obiettivi strategici individuati e l’assunzione di linee di indirizzo valide per tutte le regioni.