La straordinaria perturbazione che ha colpito nelle scorse settimane l’Italia nord-occidentale ha mosso una commovente ondata di partecipazione collettiva. Giovani volontari si sono prodigati per liberare le strade dal fango, migliaia di cittadini hanno contribuito con le loro donazioni, la Chiesa cattolica e tante altre istituzioni nazionali e locali hanno partecipato inviando fondi e beni necessari a rispondere all’emergenza e ad avviare la ricostruzione. Non sono ovviamente mancate le Fondazioni di origine bancaria. La Fondazione Carige ha deliberato uno stanziamento straordinario di 3 milioni di euro a favore della popolazione. Le risorse serviranno per attivare iniziative concrete e immediate in favore di famiglie, artigiani, piccoli commercianti, associazioni ed enti locali. Per la realizzazione degli interventi la Fondazione Carige si avvarrà dei team già operativi all’interno di alcuni dei suoi programmi in corso sul territorio (“Famiglia – Camminiamo insieme”, “Giovani” e “Anziani- Età Libera”). Negli interventi saranno coinvolte le amministrazioni pubbliche, le diocesi e le organizzazioni non profit. La Fondazione Carispe e la Cassa di Risparmio della Spezia Spa, sulla Riviera di Levante, hanno avviato un pacchetto di iniziative congiunto rivolto a privati e ditte individuali delle aree colpite dall’alluvione nelle province della Spezia e di Massa Carrara. Gli interventi prevedono lo stanziamento di 5 milioni di euro di finanziamenti a tasso zero, per un importo massimo di 20mila euro ciascuno e durata non superiore a 60 mesi. Al riguardo la Carispezia Spa ha azzerato tutte le spese accessorie, perché è la Fondazione Carispe a farsi carico della quota di interessi normalmente pagata dal privato o dalla ditta individuale, con un intervento fino a 500mila euro complessivi. Inoltre, i residenti nei comuni alluvionati delle province di La Spezia e di Massa Carrara, temporaneamente sospesi e/o licenziati da aziende attive nei territori colpiti, possono chiedere l’interruzione del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui ipotecari, per un periodo massimo di 12 mesi. «Questi interventi rappresentano un importante momento di sinergia tra la banca e la Fondazione – ha dichiarato Silvano Gerali, direttore della Fondazione Carispe –. Si tratta di un aiuto concreto il cui beneficio viene percepito dagli interessati con un risparmio immediato rappresentato appunto dalla quota interessi». Infine la Carispezia Spa ha messo a disposizione un conto corrente dedicato per “Emergenza Alluvione” – Iban IT28N0603010701000046860177 e raddoppierà la cifra che entro il 31 dicembre 2012 verrà raccolta grazie alle donazioni private. Dal canto suo la Fondazione Carispe ha messo a disposizione 500mila euro per sostenere interventi di solidarietà e di beneficenza individuati con le istituzioni del territorio. Non è la prima volta che le Fondazioni di origine bancaria assicurano il loro sostegno alle popolazioni e ai territori colpiti dalle calamità naturali. Già nel 2009 in occasione del terribile terremoto che sconvolse l’Abruzzo, e in particolare la provincia de L’Aquila, gli enti stanziarono complessivamente oltre 12 milioni di euro per favorire la rinascita del capoluogo, permettendo la riattivazione dell’Università, delle attività culturali e del mondo delle imprese.